mercoledì 16 marzo 2016

La rivelazione del gruppo

Protocollo di un incontro di Musicoterapia con un gruppo di disabili (incontro n. 8).


Oggi cambio, cerco un setting migliore e una struttura dell'incontro più funzionale.Non ci sono Silvia (malata) e Enzo (dal dentista). Metto 4 sedie in cerchio, con stereo e casse. Accolgo Annalisa, Antonella e Giorgia che si siedono. Ascoltiamo Bella signora di Gianni Morandi, come detto l'altra volta. Annalisa si alza e balla prendendo me e Antonella per mano. Lo commentiamo dicendo che non sappiamo chi sia questa signora, forse è in costume, forse è al mare o forse in montagna. Propongo io un ascolto: L'overture de Le nozze di Figaro di Mozart.Loro ridono e dicono che è una musica classica (Giorgia) e che si ascolta a Milano alla Scala (Antonella). Ci raccontiamo com'è fatto il teatro alla Scala visto che Giorgia e Antonella ci sono state.Chiedo quali strumenti hanno sentito: violini, archi, pianoforte (?), triangoli, violoncelli. Chiedo se hanno sentito le percussioni. Dicono di no. Allora le mettiamo noi. Metto nel centro uno jambee, due tamburi africani e un tamburello. Scelgono gli strumenti. Ascoltiamo nuovamente il brano e suoniamo. C'è una certa sincronicità che va e viene. Il volume e f., ma si bilancia con l'audio. Finisce il brano e loro sono contente. Chiedo se vogliono suonare ancora. La risposta è affermativa ma con un altro brano.Dico che ogni tanto ci passeremo gli strumenti a giro, verso destra, in modo che tutti possano provare tutti gli strumenti.Io metto un brano che avevo preparato, molto ritmico, senza canto, molto ripetitivo Orbi terrarum degli Agricantus. Suoniamo sulla musica, spesso ci incontriamo nella metrica e negli sguardi.Quando il brano finisce tutti hanno suonato tutti gli strumenti e ora abbiamo: io con lo jambee, Giorgia con il tamburello e un battente, Annalisa e Antonella con il tamburo africano con 1-2 battenti.
Nessuno si ferma, continuiamo a suonare improvvisando. E' stato davvero emozionante!!! Abbiamo suonato insieme, con crescendi e diminuendi, con ritmi serrati o più morbidi, con sguardi, Annalisa si avvicinava agli altri e suonava il loro strumento sorridendo e con delicatezza. Io ho rispecchiato a turno i suoni di tutte e tre. Il volume era deciso, f..
Annalisa si alza e suona in piedi, poi si siede, ma suona sempre. Non smette mai.Antonella suona e ride. Giorgia suona, mi guarda, guarda le altre e non smette di suonare. Ad un certo punto io smetto di suonare gradualmente finché esco. Loro mi guardano, riducono i colpi fino a smettere senza volere però. Infatti Giorgia e Antonella fanno un ochetus nel quale si inserisce anche Annalisa e poi anch'io. Così ricominciamo a suonare con forza e con gli stessi incontri.Dopo altri 5 – 7 minuti io esco ancora e anche loro a turno. Finiamo, ma Antonella tenta di continuare con qualche colpo sparso che rimane isolato.Mettiamo giù gli strumenti e loro dicono che è stato bello. Giorgia dice di aver suonato con Antonella e con me. Annalisa dice che ha suonato con me.Propongo un altro ascolto e loro rispondono con entusiasmo: In ginocchio da te di Gianni Morandi. La ascoltiamo. Annalisa e Antonella usano il battente come microfono. Anche Giorgia ne prende uno e quindi anch'io. Cantiamo con i “microfoni”.Arriva Patrizia a prendere il gruppo e loro le raccontano con grande entusiasmo che abbiamo suonato e cantato.

Idee per le prossime volte:
riproporre un setting con pochi strumentiriproporre una suonata solo di percussioni anche con Enzo e Silviariproporre di suonare su una musica per poi continuare senza base.

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