La rivelazione del gruppo
Protocollo di un incontro di
Musicoterapia con un gruppo di disabili (incontro n. 8).
Oggi cambio, cerco un setting migliore
e una struttura dell'incontro più funzionale.Non ci sono Silvia (malata) e Enzo (dal
dentista). Metto 4 sedie in cerchio, con stereo e
casse. Accolgo Annalisa, Antonella e Giorgia
che si siedono. Ascoltiamo Bella signora di Gianni
Morandi, come detto l'altra volta. Annalisa si alza e balla prendendo
me e Antonella per mano. Lo commentiamo dicendo che non sappiamo
chi sia questa signora, forse è in costume, forse è al mare o forse
in montagna. Propongo io un ascolto:
L'overture de Le nozze di Figaro di Mozart.Loro ridono e dicono che è una musica
classica (Giorgia) e che si ascolta a Milano alla Scala (Antonella). Ci raccontiamo com'è fatto il teatro
alla Scala visto che Giorgia e Antonella ci sono state.Chiedo quali strumenti hanno sentito:
violini, archi, pianoforte (?), triangoli, violoncelli. Chiedo se hanno sentito le percussioni.
Dicono di no. Allora le mettiamo noi. Metto nel centro uno jambee, due
tamburi africani e un tamburello. Scelgono gli strumenti. Ascoltiamo
nuovamente il brano e suoniamo. C'è una certa sincronicità che va e
viene. Il volume e f., ma si bilancia con l'audio. Finisce il brano e loro sono contente.
Chiedo se vogliono suonare ancora. La risposta è affermativa ma con
un altro brano.Dico che ogni tanto ci passeremo gli
strumenti a giro, verso destra, in modo che tutti possano provare
tutti gli strumenti.Io metto un brano che avevo preparato,
molto ritmico, senza canto, molto ripetitivo Orbi terrarum degli
Agricantus. Suoniamo sulla musica, spesso ci incontriamo nella
metrica e negli sguardi.Quando il brano finisce tutti hanno
suonato tutti gli strumenti e ora abbiamo: io con lo jambee, Giorgia
con il tamburello e un battente, Annalisa e Antonella con il tamburo
africano con 1-2 battenti.
Nessuno si ferma, continuiamo a suonare
improvvisando. E' stato davvero emozionante!!! Abbiamo suonato
insieme, con crescendi e diminuendi, con ritmi serrati o più
morbidi, con sguardi, Annalisa si avvicinava agli altri e suonava il
loro strumento sorridendo e con delicatezza. Io ho rispecchiato a
turno i suoni di tutte e tre. Il volume era deciso, f..
Annalisa si alza e suona in piedi, poi
si siede, ma suona sempre. Non smette mai.Antonella suona e ride. Giorgia suona,
mi guarda, guarda le altre e non smette di suonare. Ad un certo
punto io smetto di suonare gradualmente finché esco. Loro mi
guardano, riducono i colpi fino a smettere senza volere però.
Infatti Giorgia e Antonella fanno un ochetus nel quale si inserisce
anche Annalisa e poi anch'io. Così ricominciamo a suonare con forza
e con gli stessi incontri.Dopo altri 5 – 7 minuti io esco
ancora e anche loro a turno. Finiamo, ma Antonella tenta di
continuare con qualche colpo sparso che rimane isolato.Mettiamo giù gli strumenti e loro
dicono che è stato bello. Giorgia dice di aver suonato con Antonella
e con me. Annalisa dice che ha suonato con me.Propongo un altro ascolto e loro
rispondono con entusiasmo: In ginocchio da te di Gianni Morandi. La
ascoltiamo. Annalisa e Antonella usano il battente come microfono.
Anche Giorgia ne prende uno e quindi anch'io. Cantiamo con i
“microfoni”.Arriva Patrizia a prendere il gruppo e
loro le raccontano con grande entusiasmo che abbiamo suonato e
cantato.
Idee per le prossime volte:
riproporre un setting con pochi
strumentiriproporre una suonata solo di
percussioni anche con Enzo e Silviariproporre di suonare su una musica per
poi continuare senza base.
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