La nostra voce



La voce è suono, il suono è energia, l'energia è vita. Quindi la voce è vita.Al pari degli altri strumenti sonoro-musicali è un canale di comunicazione, molto forte, forse il più intimo. Per questo va osservata, vissuta, sentita, provata e riconosciuta. In Musicoterapia spesso si considera lo strumentario come l'insieme degli oggetti musicali materiali, toccabili, che possiamo usare per entrare in comunicazione e relazione con se stessi e con l'altro. Non bisogna dimenticare anche la voce che, da sempre e da subito, ci mette in comunicazione con il nostro mondo interno più profondo e con il mondo della nostra manifestazione di noi stessi e degli altri attraverso la vibrazione sonora, il suono, il respiro. La voce costituisce da subito un segno distintivo della dimensione umana, anche se all'inizio della vita, nella vita prenatale, non c'è ancora la nostra voce. C'è quella degli altri che sentiamo da dentro la pancia della nostra mamma. Sentiamo la sua, quella del papà e di tutte le persone presenti. Poi, alla nostra nascita e i giorni successivi, compare nostro il grido-urlo, che è la manifestazione vocale-fisica del nostro esserci. Non è distinguibile dalle altre qualità psicofisiche che sperimentiamo da subito ma è piuttosto espressione diretta e primaria di queste in un tutt'uno. In quest'ottica la voce, insieme alla nostra fisicità, è una delle prime manifestazioni della nostra presenza in questa vita, è la nostra affermazione. Noi siamo nella nostra voce. La nostra voce è noi. Con il tempo la vocalità si specializza, trova la sua identità, differenziandosi in canale verbale, ovvero l'uso della parola, e paraverbale, ovvero l'uso delle inflessioni ritmico-sonoro che la caratterizzano. In questo senso la vocalità diventa uno degli strumenti primari di espressione, armonizzati con la comunicazione non verbale del corpo nella sua gestualità.

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